A tutto gas by Joe Hill

A tutto gas by Joe Hill

autore:Joe Hill
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
ISBN: 9788893429153
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2019-09-30T12:00:00+00:00


Adesso ero io ad avere il mal di mare. «Oddio, me n’ero dimenticato… l’ultima volta che l’ho letto ero alle medie…»

Quando sollevò il mento non era più intimorita, ma al contrario meravigliata. Era bella da togliere il fiato, con quei lineamenti delicati e i grandi occhi neri. Me ne sarei innamorato, se non fosse che era morta da più di cinquant’anni.

«Allora è vero», sospirò. «Non è uno scherzo di cattivo gusto. Mio figlio lo scriverà fra qualche anno, è così?»

«Sì, signora Dolan… Mi spiace davvero… Non avrei dovuto…»

«Certo che avrebbe dovuto, va benissimo che l’abbia fatto, ora so che lei non è una cattiva persona. Più o meno l’avevo già intuito che questo sarebbe stato l’ultimo anno della mia vita», disse, e le labbra si schiusero in un sorrisetto. «Da un paio di settimane ne sono convinta. Quello che non posso sopportare è non avere notizie di mio figlio e non avere il tempo per sapere se se la caverà. Ma lei come…» s’interruppe.

«Stamattina», dissi, «quando sono uscito a fare il mio giro con la Bibliomobile, era dicembre ed era il 2019. A volte però succede questo. La gente spunta dal passato per trovare dei libri. Ho conosciuto un certo Fred Mueller…»

«Fred Mueller!» esclamò lei. «È un nome che non sento da parecchio. Frank Mueller di West Fever. Poveretto.»

«Già. Era qui nella Bibliomobile qualche settimana fa, e gli ho dato un libro che per lui non era ancora stato pubblicato. Spero gli sia piaciuto. Sono abbastanza sicuro che fosse il suo genere.»

«Qualche settimana fa?» disse. «Ma Mueller è morto da quasi un anno. Avevo intenzione di scriverlo a Brad, poi ci ho ripensato. Preferisco dargli solo buone notizie. Ogni giorno che passa laggiù potrebbe essere l’ultimo, non voglio che in testa abbia solo disgrazie…» Si zittì, guardò ancora il libro che aveva in mano. Diede una sbirciata alle pagine e sobbalzò. «Non riesco a leggere la data del copyright. Se provo a concentrarmi sui numeri, scompaiono di colpo.» Si mise a sfogliarlo. «Il resto però riesco a leggerlo.» Mi lanciò un’occhiata preoccupata. «Perché potrò leggerlo, vero? Me lo lascerà prendere, no?»

«Sempre che abbia la tessera della biblioteca», risposi facendola ridere. «Ma non ne ha anche uno da restituire? Un prestito scaduto molto tempo fa? Le cose dovrebbero funzionare così.»

«Ma certo!» esclamò. Aprì uno scomparto di velluto verde nella borsa e tirò fuori La valle delle bambole. Le guance si fecero più rosse. «Robaccia», commentò ridacchiando imbarazzata.

«Come a dire che non era davvero niente male, eh?» domandai, e la sua ridarella si trasformò in una risata vera e propria.

La accompagnai alla scrivania. Mi seguì con passo incerto, guardando qua e là.

«Ci faccio caso solo adesso», disse. «I libri. Alcuni non hanno niente che non va, ma per la maggior parte è come se… tremassero. Come se avessero freddo. Leggere i titoli sul dorso non è facile.» Rideva ancora, ma stavolta era un risolino nervoso e poco allegro. «Non sta succedendo davvero, no? In realtà sono sul mio divano. Ho preso delle pillole per… insomma, ho avuto qualche problema.



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